Alberto Pellai e Barbara Tamborini hanno dato vita ad un romanzo educativo attualissimo. AMMARE è la storia di Mattia, un ragazzino quattordicenne italiano; ha un'amica, Alice, due genitori troppo presi dal loro lavoro e una tata a cui è molto legato. E' il classico bambino medio degli anni duemila. Mattia convive, poiché al centro di tutti i media italiani, con la storia dei migranti e, piano piano, comincia a farsene una ragione di vita. Nella sua mente si chiede quali siano le differenze tra lui e un bambino che scappa dalla guerra in Siria; perché la sua vita da bambino italiano ha più valore di quella di un bambino siriano. Tutto ciò è ben condito dal difficile confronto con i genitori che non gli danno atto di aprirsi e spiegare le sue ragioni, di spiegare e comprendere l'afflusso di migranti, i morti nel mare, i barconi... E' curioso e ambizioso. Così nasce la sua battaglia, nel modo più attivo in cui i ragazzi del XXI secolo possono farsi ascoltare: i social. Crea infatti la sua pagina Facebook: Vieni con me a Lampedusa. E' un affronto, una provocazione allo Stato. Piano piano il numero di iscritti al suo blog cresce e lui si sente sempre più motivato a spiegare e raccontare la verità dei migranti, dal suo gradino di ingenuità. Parallelamente fa una semi-dieta, per convincere un politico ad accompagnarlo nella "vacanza" a Lampedusa. Il suo canale riceve un picco di visite che si trasformano in migliaia, ma ce n'è una che Mattia gradisce e predilige più degli altri: Caterina.
Ammare è il modo più semplice e genuino per far capire ad un ragazzo i fatti che ci hanno sconvolto - e continuano a sconvolgerci. E' la dimostrazione che nel nostro piccolo possiamo fare sempre qualcosa. E' una voce fuori dal coro, diversa. E' un'idea che si può e non si può condividere, ma che va raccontata.
Mattia è stato il mio angelo custode per tutta la mia lettura, mi ha spronato a fare di più e a guardare l'altra faccia della realtà anche se più dura. E' stato un racconto semplice di realtà stravolgenti; le storie con cui io ho convissuto, seguito e sofferto.
Ecco il primo libro per ragazzi che vi consiglio. Per combattere la frase:"Io non sono razzista, ma...".
Buona lettura!
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